Cordyceps Sinensis: un fungo peculiare che supporta energia, resistenza e immunità – per persone mature (soprattutto se fuori forma!)

Tempo di lettura: 10 minuti

Il Cordyceps è un fungo parassita che cresce all’interno di alcuni insetti trasformandoli in veri e propri zombi.

Il meccanismo d’azione che guida questo processo è incredibile.

Fonte: Fungus-larva relation in the formation of Cordyceps sinensis as revealed by stable carbon isotope analysis – Nature.com Scientific Report

Una volta che le spore di questo fungo vengono a contatto con lo sfortunato insetto, esse attecchiscono sviluppando sottili filamenti che in pochi giorni raggiungono il suo sistema nervoso.

Qui rilasciano segnali chimici che alterano la normale fisiologia dell’insetto, spingendolo a risalire fino ai rami più alti delle piante, dove, dopo tre settimane dall’inizio di questo processo, troverà la morte.

Da questa posizione soprelevata le nuove spore avranno modo di diffondersi in modo più efficace, colpendo altri sfortunati insetti.

Ma non devi preoccuparti.

Il Cordyceps riserva questo trattamento solo a loro, mentre agli esseri umani, che a partire dalla Medicina Tradizionale Cinese lo usano da più di 1.500 anni, offre benefici unici per…

ENERGIA

RESISTENZA FISICA

IMMUNITÀ

oltre ad altri effetti meno noti che vedremo nel dettaglio tra poco.

Oggi vedremo come cresce il Cordyceps, come funziona e quali sono i composti biochimici maggiori che lo caratterizzano.

Inizieremo da una breve panoramica sui tipi di Cordyceps e i metodi usati per produrlo – questione di un minuto, poi entreremo nel dettaglio dei suoi benefici e meccanismi d’azione.

Di questo fungo peculiare ne esistono più di 700 specie, ma solo due contengono principi attivi di interesse terapeutico naturale: il Cordyceps sinensis e il Cordyceps militaris.

A causa del suo complesso ciclo biologico l’originale Cordyceps, quello che si sviluppa sulla larva della cosiddetta Falena fantasma, è virtualmente impossibile da coltivare industrialmente, ma si sviluppa in ambiente selvatico sulle elevate altitudini dell’Himalaya.

Per questo motivo è un fungo raro, prezioso e costoso.

Pensa che il Cordyceps sinensis selvativo può costare fino a €25.000/Kg!

Gli altri Cordyceps in commercio

Per questa ragione nella maggior parte delle coltivazioni moderne si usano metodi più efficienti e meno costosi. Le specie di Cordyceps usate sono due: Cordyceps sinensis e Cordyceps militaris.

I metodi di coltivazione sono essenzialmente due: 

  • Fermentazione liquida 
  • Crescita su cereali o mix di cereali e bachi da seta

La fermentazione allo stato liquido viene eseguita in grandi cisterne d’acciaio dove il fungo cresce in un brodo di coltura nutriente. L’estratto CS-4 (che sta per Cordyceps sinensis 4) si ottiene proprio con questo metodo. 

Il CS-4 è in grado di produrre solo micelio ed è classificato come anamorfico: una forma vegetativa o “asessuata” del fungo priva del corpo fruttifero.

Nonostante questo anche l’estratto CS-4 esprime benefici significativi supportati da diversi studi scientifici – proprio come rilevato per le altre specie commercializzate: il sinensis e il militaris.  

Veniamo invece alla crescita su cereali.

Questa avviene in vasche con supporto nutriente a base di cerali e legumi come riso, soia e grano (con o senza l’aggiunta di bachi da seta). 

Su questi terreni allestiti appositamente il fungo cresce esposto a una lampada con radiazione blu che ha il vantaggio di stimolare maggiormente la sintesi delle sue molecole bioattive.

Principi attivi del Cordyceps

Il Cordyceps, come tutti i funghi medicinali, contiene centinaia di molecole funzionali, ma i due principi attivi più importanti sono i polisaccaridi (che includono i beta-glucani) e gli analoghi dei nucleosidi

I polisaccaridi lo rendono un potente immunostimolante, mentre gli analoghi dei nucleosidi sono unicamente presenti nel Cordyceps e lo quindi sono loro che lo rendono così speciale.

cordycepina (cordyceps) e adenosina

I nucleosidi sono molecole presenti anche nel nostro DNA ed RNA. Gli analoghi dei nucleosidi del Cordyceps sono leggermente diversi, ma mantengono la capacità di interagire in diversi processi metabolici dell’organismo. 

L’analogo dei nucleosidi più rimarchevole del Cordyceps si chiama Cordycepina (3-deossiadenosina) ed è responsabile della maggior parte dei benefici associali al fungo. 

I 7 benefici del Cordyceps supportati dagli studi

Ecco una sintesi delle sette maggiori proprietà di questo fungo medicinale. 

  1. Energia e resistenza
  2. Funzione polmonare
  3. Effetto calmante 
  4. Effetto antiossidante 
  5. Funzione renale 
  6. Sistema immunitario 
  7. Libido

Adesso vediamo queste aree d’azione del Cordyceps una a una…

1. Energia e resistenza

Nel 1993, la squadra femminile di atletica leggera cinese alle Olimpiadi fece scalpore battendo i record nei 1.500, 3.000 e 10.000 metri, suscitando curiosità e sospetti.

Si ipotizzò che le atlete avessero fatto uso di steroidi per migliorare le prestazioni, ma tali accuse furono smentite dal loro allenatore, poiché i test antidoping risultarono negativi.

L’allenatore rivelò ai giornalisti che la sua squadra, su sua indicazione, assumeva dosi di Cordyceps a ogni sessione di allenamento.

Questo evento portò il Cordyceps al centro dell’attenzione, non solo per il benessere del sistema immunitario, ma anche per quello generale e naturalmente per il suo aiuto nelle prestazioni sportive.

Da quell’anno iniziarono le ricerche sugli effetti del Cordyceps in ambito sportivo. Il beneficio maggiormente riconosciuto al Cordyceps riguarda l’aumento di energia e resistenza.

Per questo motivo viene spesso definito come il “fungo energizzante” e il “fungo degli atleti”.  In ambito di formazione in medicina integrata ho sentito definirlo anche “il fungo medicinale più potente”.

OSSIGENO

Esistono numerosi studi che mostrano gli effetti di aumento di resistenza del Cordyceps, legati anche al miglioramento dell’utilizzo dell’ossigeno nel corpo che questo fungo sembra promuovere. 

Quando l’ossigeno viene trasportato e utilizzato in modo più efficiente si può sperimentare una riduzione dell’affaticamento muscolare e un aumento dell’energia e della durata nello sforzo fisico. 

Uno studio1 interessante effettuato su individui dai 50 ai 75 anni ha mostrato un aumento del tempo richiesto per l’accumulo di acido lattico muscolare. Questo ha ritardato l’affaticamento permettendo un aumento di durata dell’allenamento. 

In un altro studio2 il Cordyceps ha migliorato le performance degli individui sedentari. Al contrario, non ha determinato effetti nei soggetti molto allenati.

Questo significa che più sei fuori forma e più il Cordyceps potrebbe esserti d’aiuto. 

ATP (Adenosin Trifosfato)

Un altra ragione per cui il Cordyceps appare efficace nell’aumentare l’energia è legata alla sua capacità di incrementare i livelli di adenosin trifosfato o ATP – la molecola centrale di accumulo e utilizzo dell’energia metabolica. 

Vista la complessità delle vie biochimiche associate alla formazione di ATP, non si conosce ancora il meccanismo con cui il Cordyceps aumenterebbe la sua formazione.

Si ipotizza però che potrebbe essere il frutto di un aumento della produzione di enzimi coinvolti nella sintesi di ATP. 

RISERVA

Grazie ad alcuni studi si è compreso che Il Cordyceps agisce stimolando la mobilizzazione di grasso e la sua ossidazione.

In questo modo viene risparmiato del glicogeno epatico che resta disponibile per lo sforzo prolungato. 

2. Funzione polmonare

Alcuni studi3,4,5 focalizzati sulla salute dei polmoni, hanno rilevato che il Cordyceps ha prodotto miglioramenti significativi nella funzionalità, condizioni e qualità della vita delle persone asmatiche sottoposte a questi esperimenti. 

3. Effetto calmante

Anche se può sembrare controintuitivo, lo stesso Cordyceps che aumenta i livelli di energia può avere un effetto calmante.

Questo è possibile grazie alla sua natura adattogena che aiuta l’organismo ad adattarsi, rispondendo meglio allo stress. 

DEPRESSIONE 

Il Cordyceps ha dimostrato un’attività antidepressiva che sembra provenire da un’azione anti-MAO.

Le MAO o monoamino ossidasi sono enzimi che degradano i neurotrasmettitori associati al buon umore come dopamina, adrenalina, noradrenalina e serotonina. 

Riducendo l’attività degli enzimi MAO, si riesce indirettamente a mantenere più elevati i livelli di questi neurotrasmettitori con un possibile impatto positivo sul buon umore e l’energia psicofisica. 

OSSIDO NITRICO

La particolarità del Cordyceps rispetto ad altri adattogeni naturali risiede nel fatto che esso aumenta i livelli di Ossido Nitrico, una molecola che viene prodotta dall’organismo in maggiore quantità come risposta alle situazioni stressanti. 

Anche dal punto di vista delle performance psicofisiche questa azione è particolarmente interessante. Infatti, per affrontare con successo le sfide più difficili servono energia e calma mentale. 

COLESTEROLO E GLICEMIA 

Anche dal punto di vista degli effetti dello stress sul metabolismo il Cordyceps sembra essere d’aiuto. Nell’ipercolesterolemia e iperglicemia indotte o peggiorate dallo stress cronico il Cordyceps sembra dare un contributo positivo.

4. Effetto antiossidante 

La componente polisaccaridica del Cordyceps è quella dotata di maggiore attività antiossidante. Questo fungo ha dimostrato di aumentare i livelli di SOD (superossidodismutasi) e glutatione.

Contemporaneamente riduce i prodotti di scarto dei radicali liberi producendo un incremento di attività dei sistemi antiossidanti dell’organismo. 

5. Funzione renale 

Gli studi sul Cordyceps riportano un miglioramento della funzione renale e un azione protettiva sul rene.

Sia nell’animale che nell’uomo si è visto un aumento dell’eliminazione della creatinina dal sangue e una diminuzione della proteinuria (cioè una quantità anomala di proteine nelle urine). 

Inoltre, sembra esserci anche un effetto protettivo contro le infezioni che hanno come bersaglio il rene. 

6. Sistema immunitario: modulazione bidirezionale 

Pensare al Cordyceps come a un immunostimolante è riduttivo.

L’azione complessa di questo fungo medicinale si esprime in maniera bidirezionale: se il sistema imunitario è iperattivo allora ne riduce l’attività, se invece è depresso lo stimola. 

PATOGENI 

Da un lato aumenta l’attività di macrofagi e cellule Natural Killer che rappresentano i soldati del sistema immunitario a guardia delle linee più esterne dell’organismo prevenendo l’ingresso dei patogeni. 

AUTOIMMUNITÀ

Dall’altro lato, quando è presente, riduce l’attività eccessiva del sistema immunitario risultando utile in caso di allergie o reazioni autoimmuni.

Quindi il Cordyceps agisce in modo intelligente, rispondendo alle esigenze individuali del soggetto che lo utilizza. 

VIRUS

Inoltre, la cordycepina citata in precedenza possiede anche un’attività antivirale contribuendo ulteriormente alla protezione dell’organismo contro i patogeni esterni. 

7. Libido

NO (OSSIDO NITRICO) E TESTOSTERONE 

L’incremento di Ossido Nitrico (NO) produce anche un effetto vasodilatatore, il quale provoca un maggiore afflusso di sangue ai tessuti.

Inoltre, alcuni studi sul Cordyceps hanno mostrato un aumento dei livelli di testosterone, sia negli animali che nell’uomo. 

SPERMATOZOI, FUNZIONE SESSUALE e PROSTATA

Assieme a questo è stato anche riscontrato un aumento della qualità e quantità degli spermatozoi. La maggior parte dei soggetti testati nei vari studi hanno riportato anche miglioramenti soggettivi nella funzione sessuale.6,7,8

La soggettività di per sé può comportare una componente di effetto placebo. 

Avendo però a disposizione tutti gli altri dati oggettivi sui livelli ormonali e salute degli spermatozoi possiamo propendere per una reale azione biochimica del Cordyceps che va oltre all’aspetto psicologico.

Inoltre, è stato osservato anche un effetto di riduzione del volume della prostata in presenza di ipertrofia prostatica.9

Il doppio effetto di aumento del flusso sanguigno e incremento del testosterone potrebbe quindi supportare la tesi del Cordyceps come fungo afrodisiaco.

Modalità d’uso 

1-2 grammi al giorno di Cordyceps rappresenta il range di uso comune per ottenere i benefici illustrati. Tuttavia, per specifiche condizioni sarà il medico a prescrivere dosaggi diversi.

I tempi di assunzione del Cordyceps non hanno particolare rilevanza. 

Alcuni percepiscono l’incremento di energia dopo l’assunzione quindi preferiscono assumerlo al mattino oppure prima dell’allenamento, approfittando così anche del suo effetto vasodilatarore. 

Altri invece possono prenderlo prima di andare a dormire senza accusare disturbi del sonno. È una scelta basata sugli obiettivi e la sensibilità individuale. 

Una regola generale può essere di assumerlo ai tre pasti considerando compresse da 400 mg così da raggiungere il dosaggio medio di 1,2 grammi al giorno. 

Per concludere

Il Cordyceps Sinensis è un fungo speciale che supporta energia, resistenza e immunità. Si è dimostrato particolarmente efficace nelle persone mature, soprattutto quelle meno allenate

Quindi, per massimizzare le energie psicofisiche in modo naturale, il Cordyceps ha le caratteristiche giuste. Nonostante non contenga sostanze eccitanti come la caffeina, esso ti assicura un funzionamento ottimale del metabolismo energetico.

Ora, un problema del Cordyceps riguarda l’invasione del mercato da parte di prodotti di qualità discutibile. 

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Immagini: Google immagini

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Fonti e risorse